Baseball - Softball

Il baseball al 90% è mentale, l’altra metà è fisica
Yogi Berra

Il baseball al 90% è mentale, l’altra metà è fisica
Yogi Berra

Descrizione

Il baseball e il softball sono due sport di squadra: il primo si rivolge agli uomini e il secondo alle donne e a chi lo pratica a livello amatoriale. Fra queste due discipline sportive non ci sono grandi differenze se non per le dimensioni del campo (leggermente più piccolo nel softball) e della palla (più piccola nel baseball); sono sport che si praticano generalmente all'aperto, ma ci sono campionati e tornei giovanili che vengono disputati anche al chiuso. Ogni squadra è composta da 9 giocatori che si sfidano per un certo numero di inning (riprese): 6 per le giovanili, 7 per il softball, 9 per il baseball. Ciascun inning è composto da due fasi in cui le squadre si alternano in attacco e in difesa. Il punto (run) si ottiene solo quando un attaccante riesce a percorrere tutte le basi, fare il giro del campo e tornare alla casa base.

parola chiave

Di squadra e individuale allo stesso tempo

“Perché quando sei in difesa sei uno con altri otto compagni. Quando sei in battuta sei solo contro nove avversari”
Castagnini P.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Apprendimento motorio: “Nel baseball/softball, l’apprendimento motorio è fondamentale perché serve ad acquisire sia gli schemi motori di base (es. correre, saltare, scivolare) sia dei movimenti che non si fanno nella vita di tutti i giorni e che sono tipici di questi sport (es. battere la palla, prendere in movimento la pallina)” Castagnini P.  
  • Capacità di equilibrio: In questo sport è necessario un perfetto equilibrio in diverse situazioni: ad esempio, quando bisogna colpire con la mazza una palla lanciata alla massima velocità oppure quando si lancia la palla dosando anche la forza. “Per fare tutto ciò si ricerca la perfezione perché quando colpisci la palla devi farlo nel punto giusto. Basta un centimetro più in basso o più alto e la palla non va dove vuoi tu” Castagnini P. 
  • Capacità di reazione: “Il giocatore, che si trova in difesa, può stare quasi un’intera partita senza ricevere una palla battuta da giocare, ma è necessario che mantenga sempre l’attenzione alta perché potrebbe capitargli di dover prendere la palla proprio all’ultima ripresa. Se non è sufficientemente reattivo nel prenderla potrebbe determinare la sconfitta della squadra. La capacità di reazione serve anche al battitore: per battere una palla da baseball o da softball ha circa 500 millisecondi. In questo lasso di tempo deve vedere la palla, decidere se è battibile, iniziare il movimento del giro di mazza e colpirla” Castagnini P. 
  • Elasticità muscolare: “In questo sport si sta fermi o si fa tutto al massimo. Nel senso che, se agisci, lo devi fare al 100%: sia correre, sia lanciare, sia battere. Non esistono vie di mezzo. Per questo è importante avere dei muscoli elastici e preparati a queste reazioni violente; il rischio, altrimenti, è che si strappino” Castagnini P.
  • Forza e Velocità: “Sono due capacità importantissime. La prima è utile nella battuta e nel lancio. Più sei forte più riesci a battere la palla lunga o a lanciare forte. La seconda serve sia nella corsa che nell’eseguire il gesto tecnico di lanciare o battere. Un atleta che possiede entrambe è un fuoriclasse” Castagnini P.

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Attenzione selettiva: Nella battuta il giocatore ha mezzo secondo per localizzare una palla lanciata contro di lui, capire se è battibile e seguirla nel modo giusto; infatti la sua traiettoria (e persino la sua velocità) potrebbe non essere quella inizialmente creduta. Per fare tutto ciò l’attenzione selettiva è indispensabile;
  • Concentrazione: Il baseball/softball non è uno sport dove il giocatore è continuamente bersagliato da stimoli. Le partite sono piuttosto lunghe e con molte pause, ma è comunque fondamentale mantenere sempre alta la concentrazione durante il gioco. Infatti, distrarsi, magari proprio nelle pause, potrebbe comportare dei punti a favore degli avversari. “Quelle pause sono traditrici perché nascondono all'improvviso un gioco che solo noi e nessun altro possiamo fare” Castagnini P.
  • Presa di decisione: “Nel baseball e nel softball durante gli allenamenti vengono provati e riprovati molti schemi di gioco. L’atleta deve ricordarli e sapere cosa fare prima che inizi l’azione. Spesso, però, in partita capita che non si possa affidare a questi schemi e che quindi debba saper leggere le situazioni e prendere in un attimo la decisione migliore tra molte” Castagnini P.
  • Assunzione di responsabilità: La particolarità di questo sport è che, a seconda della posizione che ricopri, può essere di squadra o individuale. “Nel primo caso c’è collaborazione ogniqualvolta un compagno ti tira la palla e ti aiuta a fare punto; nel secondo caso, quando lanci o batti, sei da solo contro tutti gli avversari e con tutti gli occhi puntati addosso dei compagni, degli allenatori e del pubblico. In entrambe le situazioni l’assunzione di responsabilità è importantissima” Castagnini P.
  • Disciplina. Il baseball/softball tiene molto alla disciplina, intesa come rispetto degli orari, dell’uniforme, dei compagni, degli avversari degli arbitri e dell’allenatore; 
  • Gestione della frustrazione: Il baseball/softball è uno sport in cui si sperimenta molto la frustrazione. Infatti, quando il battitore va alla battuta ha un’alta probabilità di fallire. “Se batti bene 2,5 volte su 10 sei un buon giocatore. Se batti bene 3 volte su 10 sei un ottimo giocatore. Se batti bene 3,5 volte su 10 sei un fenomeno. Questo significa che il fenomeno fallisce 6,5 volte su 10! Questo sport ti allena alla frustrazione legata al fallimento” Castagnini P.

Se faccio Baseball - Softball cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Tiro: Tramite degli esercizi specifici ci si allena al tiro; questo prevede dei movimenti precisi: impugnatura della palla, posizione dei piedi, rotazione di caricamento, movimento dei piedi, posizione delle braccia nel caricamento e infine il tiro vero e proprio della palla;
  • Presa con il guanto: “Io ti insegno a prendere la palla prima da vicino senza il guanto, con una mano e con l’altra. Poi facciamo la stessa cosa con il guanto in modo da farti prendere confidenza. Infine ti insegno la presa a due mani e come spostare i piedi nelle varie posizioni in base a come arriva la palla” Castagnini P.
  • Battuta: Prima si apprende la tecnica di base (posizione dei piedi, gambe leggermente flesse, impugnatura della mazza); poi si impara lo swing (giro di mazza) colpendo all’inizio la palla su un tee (un appoggio che si trova all’altezza del busto); infine si inizia a colpire la palla che viene lanciata lentamente sottomano e poi sempre più veloce;
  • Corsa sulle basi: Si impara a scattare alla massima velocità e a fermarsi sulla base grazie a una scivolata;
  • Ruoli specifici: “Ti insegnerò innanzitutto il lancio che si distingue dal tiro per alcuni dettagli molto, molto importanti. Poi le prese di palline rotolanti nei ruoli di difensori interni e poi le prese al volo per il ruolo di difensori esterni” Castagnini P. 

a livello agonistico

  • Unione di tiro e presa: Si impara a farli insieme rapidamente, usando sempre due mani (mano del guanto per prendere e mano libera per tirare) e muovendo agevolmente i piedi in tutte le direzioni;
  • Miglioramento della tecnica di battuta: grazie all’allenamento all’interno di una speciale gabbia       
  • Comprensione di come “stare” sulle basi: La difesa avversaria farà di tutto per eliminare l’attaccante prima che arrivi a casa base. Quest’ultimo dovrà imparare a guadagnare spazio verso la base successiva senza rischiare di essere eliminato;
  • Se hai le caratteristiche ti insegnerò come diventare un lanciatore o una lanciatrice 
  • Approfondimento sui diversi ruoli della difesa: Il ruolo del Ricevitore, detto anche il cervello della squadra che farà batteria con il lanciatore; la Prima Base; la Terza base, dove arrivano le fiammate più violente dei potenti battitori; gli altri due ruoli interni (l’Interbase e il Seconda base); e gli Esterni.

Curiosità

  • A che età posso iniziare: “Si può iniziare a praticare il baseball/softball a 5/6 anni, ma come gioco-sport. Ritengo che affiancarlo ad altri sport sia utile ad acquisire maggiori e differenti capacità motorie che si potranno sfruttare da più grandi. Dai 10/12 si può iniziare con cautela l’agonismo” Castagnini P.              
  •  Tutti possono giocarci: “In linea generale non c’è un modello fisico che viene ricercato in questo sport, anche a livello agonistico. Infatti ci sono giocatori professionisti alti, bassi, magri o grossi, ognuno con le proprie peculiarità, che li rendono unici!” Castagnini P. 
  •  La battuta è obbligatoria: Nel baseball/softball tutti giocatori prima o poi dovranno battere. Questo obbligo da una parte potrebbe essere fonte di ansia per l’atleta che non vuole avere tutti gli occhi addosso o che non è molto bravo a battere ma allo stesso tempo lo aiuta a responsabilizzarsi. “Se un bambino non gioca bene in uno sport di squadra è difficile che gli passino la palla. Nel baseball nessuno può battere al posto tuo e toglierti o liberarti da questo compito” Castagnini P.  
  •  Perché praticare questo sport: “Molti ragazzi e ragazze arrivano da noi perché non amano il contatto fisico, cioè non amano i contrasti, né lo sgambetto o lo spintone. Il baseball e il softball rispondono a questa preferenza, infatti sono due sport che si organizzano come su due binari separati del treno: se tu stai al tuo posto nessuno ti colpisce. Attenzione però a non distrarti! se sbagli, anche di pochi cm, potresti essere travolto dal treno avversario! Un’altra caratteristica che affascina molti giovani credo sia l’abbigliamento e le attrezzature di gioco. Le divise sono molto belle ed eleganti. Prendere una palla con il guanto in pelle è estremamente affascinante. Colpire una palla con la mazza dà delle sensazioni indicibili” Castagnini P.      
  •  Uno sport da giocare più che da vedere: “È uno sport che bisogna provare di persona perché solo in questo modo si riesce a coglierne la bellezza. Andare a vedere le partite non è molto entusiasmante perché sono lunghe e non succede qualcosa ogni momento, come in una partita di basket. Infatti in America, le persone vanno alle partite non tanto per guardarle ma per chiacchierare e mangiare. E tra una parola e l’altra guardano a che punto sono le squadre” Castagnini P.        

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Paolo Castagnini, Allenatore di 3° Livello della FIBS (Federazione Italiana Baseball Softball)

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