Danza Classica

Ci sono scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste
Vicki Baum

Ci sono scorciatoie per la felicità, e la danza è una di queste
Vicki Baum

Descrizione

La danza classica è una disciplina che si pratica a livello individuale, in gruppo e in coppia.       
Il percorso formativo prevede che il ballerino sviluppi inizialmente le sue capacità motorie, cognitive ed espressive a livello individuale all’interno di un gruppo; in seguito interagisce con il gruppo stesso (si creano delle piccole coreografie per i saggi).              
Quando il ballerino è sufficientemente formato e preparato da sostenere un’esibizione, può eseguirla in gruppo o in coppia (altrimenti detto “passo a due”). 

parola chiave

Spiritualità e felicità

“Ballare significa sentire di andare oltre il proprio corpo materiale e provare gioia e libertà”
Longhin M.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Capacità di apprendimento motorio: “La danza classica ha radici profonde nella tecnica, ogni passo, ogni movimento è basato sul lavoro del en_ dehors (la rotazione in fuori delle gambe). Questo lavoro non è per nulla naturale e deve risultare, grazie all'allenamento, bello nella sua forma e coordinato con la parte superiore del corpo.” Longhin M.
  • Capacità di differenziazione cinestetica: “Uno stesso passo di danza può essere svolto in mille modi, ad esempio con velocità differenti. Sta alla bravura del ballerino saper dosare la giusta forza e sentire tutta la sua muscolatura, contraendo alcune parti piuttosto che altre, a seconda dell’esigenza” Longhin M.
  • Capacità di equilibrio: La danza classica ti aiuta a sviluppare questa capacità sin da bambini. “Da più grandi si impara, ad esempio, a tenere in equilibrio tutto il tuo corpo sulla punta di un piede per un certo tempo” Longhin M.
  • Capacità di orientamento spazio-temporale: Serve a sapere dove si trova il tuo corpo e quello degli altri, soprattutto durante le coreografie. “La danza classica agevola questo compito dividendo lo spazio della sala in zone ben precise. Quindi quando esegui un passo per poi farne un altro, devi sapere da quale spazio partirai e dove ti troverai per il passo successivo” Longhin M.
  • Mobilità articolare: “Con l’allenamento quotidiano puoi arrivare ad una capacità di allungamento tale da svolgere i movimenti alla massima ampiezza e riempire maggior spazio possibile” Longhin M.

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Capacità immaginativa: È una capacità che viene sviluppata sin da bambini attraverso l’improvvisazione. “Tra i vari obiettivi della danza classica, vi è anche quello di stimolare il ballerino, nel corso del tempo, a unire ciò che ha imparato (esecuzione precisa dei movimenti dettati dall'insegnante) alla propria interpretazione, in modo da personalizzare l’esecuzione” Longhin M.
  • Concentrazione: “Per concentrazione intendo la capacità di mantenere l’attenzione sia sul tuo corpo, sia sulla musica, sia su ciò che l’insegnante dice. Solo quando sei concentrato puoi ricordare la sequenza di passi, sentire le sensazioni all’interno del tuo corpo e riprodurre a fondo l’esercizio in autonomia” Longhin M.
  • Memoria spaziale: Lo spazio e il tempo sono materia di studio nella danza. “Quando l’insegnate fa vedere come si fa un esercizio, il ballerino deve tenere conto del ritmo con cui svolgerlo e ricordare dove questo esercizio lo porta nello spazio. In questo modo sviluppa una buona memoria che gli permette di riprodurre correttamente l’esercizio” Longhin M.
  • Disciplina: “La danza classica presenta alcune regole che stimolano la disciplina. Ad esempio richiede di essere concentrati già nello spogliatoio e durante tutto il corso della lezione, di arrivare in orario, di prepararsi l’attrezzatura (es. scarpe da punta) e di indossare una sorta di divisa (un bel body)” Longhin M.
  • Pazienza: “Per pazienza intendo la calma, la precisione e la costanza che servono per vivere lo studio della danza a fondo. Io ritengo che qualsiasi danza sviluppi pazienza, ma che spesso le persone si sentono attratte da discipline più recenti rispetto alla danza classica perché a prima vista sembrano più immediate e vicino al loro modo di sentire; non si avvicinano al classico perché lo considerano vecchio e noioso. In realtà non è assolutamente così!” Longhin M.
  • Tolleranza del rischio: “Con questo termine intendo la capacità di assumersi il rischio di sbagliare: già quando il ballerino è in sala prove deve imparare a tollerare un margine di errore nell'esecuzione dei passi e tentare di aggiustarlo. Purtroppo, a volte capita che i ballerini mirino alla perfezione e questo, non solo li fa fermare durante le prove ma preclude loro opportunità ed esperienze formative. Io ritengo, invece, che sia importante provare e prendere in considerazione la possibilità di sbagliare per poi apprendere, crescere e far meglio la volta dopo” Longhin M.


Se faccio Danza Classica cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Esercizi per la conoscenza del proprio corpo a ritmo di musica durante il riscaldamento
  • Impostazione della giusta postura nel piegare (plié) e stendere le gambe. Nelle prime lezioni sollevamento sulla mezza punta e successivamente impostazione della sbarra
  • Stretching 
  • Esercizi a terra per rinforzare i dorsali e gli addominali, per estendere le gambe e per eseguire le legazioni al centro (quello che hai sviluppato alla sbarra lo riporti al centro)
  • Esercizi a comando di camminata e corsa nello spazio per i più piccoli (ed, eventualmente, imparare a cadere). 
  • Salti ed esecuzione di brevi coreografie per i più grandi

a livello agonistico

  • Costanza: Studio della danza classica di almeno un’ora e mezza al giorno
  • Perfezionamento e arricchimento dei passi appresi durante il percorso di studi 
  • Studio delle variazioni di repertorio del balletto classico

Curiosità

  • A che età iniziare: “A mio parere si può iniziare a fare danza classica a 7/8 anni perché a questa età il bambino ha raggiunto uno sviluppo psico fisico tale da poter godere della danza e comprenderne a pieno gli esercizi. Per i bimbi più piccoli (3-6 anni) esiste una propedeutica alla disciplina (la danza creativa) che dà importanza all'aspetto ludico e al divertimento, stimolando la conoscenza del proprio corpo, il senso del ritmo e l’equilibrio” Longhin M.
  • Perché ci si veste con il body e il tutù? La divisa è funzionale all’attività. “L’insegnante ha bisogno di vedere bene il corpo del ballerino/a mentre esegue i passi. Solo in questo modo può correggerlo ed evitare possibili infortuni” Longhin M.
  • Perché praticare danza? “Per diverse ragioni: innanzitutto è uno sport completo, lavori su tutto il corpo e alterni attività aerobica e anaerobica; poi, da un punto di vista umano, trovo la danza classica stupenda perché attraverso la musica e il movimento ti puoi emozionare e far emozionare gli altri; e infine, da un punto di vista più profondo, ti permette di guardarti dentro e di avvicinarti alla parte più intima di te…alla tua anima” Longhin M.
  • Cosa c’è da sapere della danza: “Ci sono diversi aspetti che chi fa danza dovrebbe prendere in considerazione: 1. Datti tempo: ci vogliono pazienza e costanza per comprendere la danza classica e amarla. Io consiglio sempre di non fermarsi alla superficie. Solo andando in profondità si può capire se è l’attività adatta a te; 2. Vai oltre le apparenze: spesso i ballerini o i maestri di danza classica vengono visti e giudicati in modo errato… la disciplina viene confusa con l’essere snob. Devi trovare l’insegnante e il gruppo con cui sei in sintonia; 3. Vai agli spettacoli! Così come si vanno a vedere le partite di basket o di calcio, io consiglio di andare a teatro perché in questo modo si può vedere dove portano il lavoro e la determinazione e, soprattutto, scoprire quanta cultura e storia circonda questa disciplina” Longhin M.

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Monica Longhin, Ex danzatrice professionista e insegnante di danza di classica

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