Para Ice Hockey
L’hockey è uno sport su ghiaccio ma ci vuole il fuoco nel cuore
Andrea Pirelli
L’hockey è uno sport su ghiaccio ma ci vuole il fuoco nel cuore
Andrea Pirelli
Descrizione
I giocatori sono legati a uno slittino a due lame ed equipaggiati da due stecche: ciascuna ha da un lato un rampone per far presa sul ghiaccio e spingersi in avanti e dall’altro un’impugnatura con cui controllano il disco.
parola chiave
Spettacolare
“Perché se tu vedi per la prima volta una partita di para ice hockey, ti prende. Ha pochi tempi morti ed è veramente emozionante.”
Bianchi M.
Cosa sviluppa?
Capacità motorie
- Velocità: “L’hockey è uno degli sport di squadra più veloci, anche quando è giocato da disabili.” Bianchi M.
- Capacità di controllo del movimento: Questa disciplina prevede un attrezzo, lo slittino, che devi saper controllare al meglio per essere efficace in campo;
- Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: “Perché è una disciplina in cui devi saperti spingere in avanti o prendere, passare, tirare il disco al momento giusto. La vera difficoltà dei giocatori è, infatti, quella di cambiare l’impugnatura delle due stecche a seconda della situazione.” Bianchi M.
- Capacità di orientamento spazio-temporale: “È fondamentale perché quando ti arriva il disco devi sapere dove sei, a chi puoi passarlo e da chi ti devi difendere! Se invece ti trovi senza disco devi sapere dove andare per farti trovare pronto a ricevere il disco.” Bianchi M.
- Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: Essendo uno sport di situazione è in costante evoluzione e cambiamento e i giocatori devono sapere adattarsi, decidere cosa fare e agire nel minor tempo possibile.
altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)
- Concentrazione: “È importantissima in questo, come in tutti gli altri, sport perché l’atleta deve essere farsi trovare pronto ad agire quando entra in campo.” Bianchi M.
- Creatività: “Secondo me questa abilità deve essere alla base di uno sport come questo perché ogni giocatore che ha libero spazio di gioco può tirar fuori qualcosina in più che metta in difficoltà gli avversari.” Bianchi M.
- Problem solving: “Devi saper gestire tutte le situazioni che arrivano e si svolgono sempre in modo diverso. Se le risolvi velocemente puoi trarne vantaggio.” Bianchi M.
- Comunicazione: “Essendo uno sport di squadra è fondamentale che ci sia tra i giocatori una comunicazione efficace e costruttiva, sia in campo che fuori. Altrimenti è difficile giocare bene.” Bianchi M.
- Rispetto: Nonostante il grande contatto previsto, c’è grande rispetto per l’avversario;
- Pazienza: “È uno sport molto tecnico e lungo da apprendere. Soprattutto se sei una persona con disabilità perché i gesti devono essere ancora più precisi di quelli dei normodotati. Per questo bisogna superare la frustrazione di trovarsi spesso per terra e non riuscire subito a coordinare corpo, slitta e stecche ed avere una grande pazienza.” Bianchi M.
Se faccio Para Ice Hockey cosa imparo?
A livello amatoriale
- Stare seduto sullo slittino: mantenere una posizione di equilibrio e regolarlo in funzione della disabilità
- Impugnare le stecche
- Cambiare l’impugnatura delle stecche in base alla situazione
- Spingersi con le stecche
- Fare le curve con lo slittino
a livello agonistico
- Frenare e ripartire
- Controllare il disco: es. avanzare portando il disco
- Dare e ricevere passaggi
- Tirare in porta
- Parare e intercettare
Curiosità
- Chi può praticare questo sport: “Questo sport accoglie persone con disabilità agli arti inferiori e non superiori perché, per come è strutturato il gioco, è necessario poter utilizzare al meglio busto, braccia e mani.” Bianchi M.
- I cambi volanti: “Si gioca 5 contro 5 e ogni 50/60 secondi si cambiano i giocatori perché è uno sport molto dispendioso a livello di energia. Il gioco procede senza fermarsi… è un continuo via vai!” Bianchi M.
- Inclusione: “Normodotati e disabili possono giocare insieme. Nel regolamento del Campionato Italiano di Para Ice Hockey è previsto che possano giocare massimo 2/3 normodotati. Però non possono giocare in Nazionale.” Bianchi M.
- È uno sport pericoloso: “Non è assolutamente vero! perché i giocatori sono muniti di valide protezioni e imbottiture che attutiscono i colpi. Tant’è che per quanto il contatto sia molto, è molto regolamentato ed è quindi difficile farsi male. Inoltre non si insegna a far male ma a bloccare l’avversario.” Bianchi M.
La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Mirko Bianchi, Assistente Allenatore della Nazionale Italiana di Para Ice Hockey
Eventi
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