Rugby

Il miglior modo di raggiungere il proprio obiettivo a rugby è di aiutare i compagni a raggiungere il loro.
Jonny Wilkinson

Il miglior modo di raggiungere il proprio obiettivo a rugby è di aiutare i compagni a raggiungere il loro.
Jonny Wilkinson

Descrizione

È uno sport di contatto.              
È uno sport di situazione perché ogni momento è diverso dall'altro: non basta un buon gesto tecnico, bisogna sapersi adattare ai diversi stimoli di volta in volta.    
I fondamentali sono: avanzare verso la meta e sostenere da dietro i compagni.

parola chiave

Rispetto

“È il cuore di questo sport. Significa rispettare i propri compagni di squadra, l’allenatore, gli avversari e l’arbitro.”
Varricchio A.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Forza: “Bisogna sempre avanzare per fare meta e per difenderla. Facendolo ci si può scontrare con l’avversario e ci vuole forza per andare avanti: in situazione sia di mischia sia di placcaggio.” Varricchio A.
  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: “Quando devi correre in avanti e passare la palla all'indietro ci vuole coordinazione tra gli arti inferiori e superiori. Si parla di dissociazione del busto dal resto del corpo.” Varricchio A.  
  • Capacità di orientamento spazio-temporale: “Significa analizzare la situazione: sapere dove sono, capire dove servo nel campo, perché servo, cosa devo fare e come lo devo fare.” Varricchio A.
  • Capacità di reazione: Ogni momento è diverso dall'altro ed è fondamentale leggerlo e reagire di conseguenza;
  • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: Come sopra. “Puoi chiamare un’azione ma se dopo leggi la situazione difensiva e non ti permette di fare quello a cui avevi pensato, allora devi adattarti.” Varricchio A.


altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Presa di decisione: Osservi la situazione e decidi cosa fare;   
  • Tempo di reazione: “Prima di reagire fisicamente, reagisci con la mente. Leggi la situazione e poi dai l’input al corpo di muoversi.” Varricchio A.
  • Problem solving: Risolvere “il problema situazionale” è fondamentale per avanzare in modo efficace ed è strettamente collegato alla presa di decisione e al tempo di reazione;
  • Collaborazione: È impossibile nel rugby fare tutto da soli. Infatti, uno degli aspetti fondamentali di questo gioco consiste nel sostenere i compagni. “Bisogna far vivere la palla, cioè farla girare tra i giocatori e non tenersela per sé (morire da soli con la palla!).”  Varricchio A. 
  • Disciplina: “Il rugby ti insegna a non cercare scuse e a non arrenderti: non puoi allenarti sulle gambe? alleni le braccia. Hai difficoltà a correre? ti alleni nella forza. Inoltre, ti insegna a rispettare l’allenatore, le regole e gli avversari.” Varricchio A.
  • Assunzione di responsabilità: “Qualunque azione io faccia, me ne assumo la responsabilità. Soprattutto quando sbaglio chiedo scusa sinceramente. È un processo naturale.” Varricchio A.


Se faccio Rugby cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Passare il pallone
  • Placcare: fermare l’avversario con la palla dalla cintola in giù con l’obiettivo di recuperare la palla
  • Usare il piede: calciare in modo diverso a seconda della situazione (es. calcio di trasformazione, calcio di spostamento, calcio d’inizio)
  • Cambiare direzione
  • Correre con e senza palla


a livello agonistico

  • Passare, placcare e utilizzare il piede: sono gesti che a livello agonistico vengono svolti aumentando la velocità e la precisione
  • Cambiare direzione e velocità contemporaneamente
  • Prendere al volo la palla


Curiosità

  • Si può iniziare da molto piccoli: “Già a 4/5 anni si può iniziare a fare mini rugby perché si lavora su schemi motori di base, socializzazione e rispetto delle regole.” Varricchio A.;
  • Il contatto è regolamentato: Quando si fa un placcaggio, ci sono delle regole ben precise (es. non si può prendere il collo). Quando si è piccoli l’impatto è molto ridotto (ci si abbraccia) e una delle prime cose che si insegnano è imparare a cadere;
  • La comunicazione è fondamentale: “Il rugby è uno sport di comunicazione perché durante tutta la partita chi è dietro vede la situazione di gioco, direziona chi avanza e gli dice come muoversi.” Varricchio A.
  • Il rispetto e l’educazione nel rugby sono alla base del gioco: “Il rispetto c’è verso chiunque. Facciamo un esempio…quando l’arbitro fischia qualcosa al giocatore, solo il capitano può chiedere chiarimenti. Ovviamente la decisione dell’arbitro non si discute, si possono solo cercare di capirne i motivi.” Varricchio A.
  • Il tifo è mischiato: Il pubblico che va a vedere una partita di rugby non è diviso (es. la curva destra è per i tifosi della squadra “x”, la curva sinistra per la squadra “y”) né inveisce contro la squadra avversaria se quest’ultima vince.


La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Alessandro Varricchio, Allenatore FIR

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