ScacchiPugilato

La battaglia si vince sul ring, la guerra sulla scacchiera
Gianluca Sirci

La battaglia si vince sul ring, la guerra sulla scacchiera
Gianluca Sirci

Descrizione

Lo scacchipugilato è uno sport individuale che nasce nel 2003 e si pratica sia al chiuso sia all'aperto.     
La sua particolarità principale consiste nel conciliare e intervallare due sport molto differenti tra loro: gli scacchi e il pugilato. Gli scaccopugili si sfidano prima in uno poi nell’altro, in modo alternato, per 5, 7, 9 o 11 riprese fino a che un atleta non vince sull’altro in una delle due discipline.     
I match di scacchipugilato si svolgono sul ring e gli spettatori hanno la possibilità di seguirli meglio grazie a un mega schermo e ai commenti durante le riprese di boxe.

parola chiave

Emozionante

“Perché gli spettatori che assistono allo scacchipugilato si emozionano e sono coinvolti non solo per le riprese di pugilato ma anche per quelle di scacchi”
Rizzi V.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: “Visto che sul ring quasi nulla è prevedibile, l’atleta deve essere in grado di leggere la situazione sul momento e adattarsi. Inoltre, capita che il ring stesso possa cambiare: alle volte ci si trova con ring molto più piccoli rispetto a quelli in cui ci si allena. Questo può mettere a dura prova la capacità di adattamento tattica dello sportivo” Rizzi V.
  • Capacità di apprendimento motorio: “Mi riferisco al pugilato perché richiede che vengano imparati degli schemi motori (es. passi, postura ecc.) che sono diversi da quelli fatti nella vita quotidiana. Quando, ad esempio, voglio indietreggiare mi spingo indietro con la gamba destra (che si trova più avanti rispetto a quella sinistra) e l’altra segue; se invece voglio avanzare spingo avanti con la gamba sinistra (che si trova più indietro rispetto a quella destra) e l’altra segue” Rizzi V.
  • Capacità di equilibrio: Il pugile deve fare in modo di essere reattivo ma allo stesso tempo solido nella sua postura; infatti è fondamentale che mantenga sempre l’equilibrio per evitare di sbilanciarsi; 
  • Capacità di ritmo: “Nel pugilato sia il fare i passi di spostamento, sia lo scagliare i pugni... trattasi di ritmo. Bisogna tirare i colpi al momento giusto: meglio pochi colpi ma andando a segno che molti colpi ma fuori bersaglio; il ritmo è importante anche per schivare i colpi dell'avversario. Negli scacchi non puoi "addormentarti": le partite sono a gioco "lampo" e quindi devi tenere un certo ritmo nell'eseguire le mosse altrimenti in pochi riprese terminerai il tempo a tua disposizione, perdendo l'incontro” Rizzi V.
  • Resistenza: “È fondamentale perché non puoi permetterti un calo attentivo, sia nel pugilato sia sulla scacchiera. La capacità di andare oltre all'affaticamento e al dolore permette di dare il massimo di sé sino all'ultima ripresa” Rizzi V.

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Concentrazione: In entrambi gli sport un errore può essere fatale. Per questa ragione è fondamentale mantenere alto il livello di concentrazione; 
  • Memoria spaziale: Importante sia per gli scacchi sia per il pugilato. “Nel primo caso serve quando si immagina il movimento dei pezzi nella mente. Alle volte non si guarda nemmeno la scacchiera perché i pezzi fermi potrebbero distrarre; nel secondo caso è utile avere un’idea chiara di dove si trovano per esempio le corde o l’angolo perché una volta che mi ci trovo a ridosso è molto più difficile assorbire i colpi.” Rizzi V.
  • Presa di decisione: In questo sport la partita di scacchi è molto rapida e per questo bisogna prendere una decisione nel minor tempo possibile. “Se ad esempio vedi che l’avversario sta acquisendo un maggior vantaggio a livello di tempo (muove più velocemente) devi cercare di velocizzarci per recuperare” Rizzi V. 
  • Assunzione di responsabilità: Gli scacchi sono proprio lo sport che insegna ai bambini (così come agli adulti) a prendersi le proprie responsabilità perché si impara che ogni mossa ha una conseguenza e nessun altro la influenza o la fa al posto del giocatore;
  • Disciplina: Non è uno sport facile perché devi essere a un discreto livello sia di scacchi che di pugilato. Per poter raggiungere questo obiettivo è fondamentale acquisire una grande disciplina;
  • Gestione dell’ansia: "Se ti trovi in situazioni che possono generarti ansia (es. non ti aspettavi un avversario così forte) devi essere in grado di gestirla per mantenere la lucidità e la freddezza mentale che ti servono a concentrarti prima su un sport (scacchi) e poi sull’altro (pugilato)” Rizzi V.

Se faccio ScacchiPugilato cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Movimento dei pezzi e regole del gioco degli scacchi
  • Passi laterali e di avanzamento nel pugilato
  • Gesti adeguati a sferrare un pugno: utilizzo del corpo per sferrare un pugno veloce e potente
  • Elementi tattici scacchistici di base: es. forchetta, inchiodatura, infilata, scacco di scoperta
  • Posizione di difesa (guardia) nel pugilato

a livello agonistico

  • Strategie di gara 
  • Combinazioni di pugno per il pugilato: es. destro, destro, gancio sinistro
  • Combinazioni per gli scacchi: es. schemi di matto, attacchi tipici
  • Esercizi di resistenza fisica

Curiosità

  • Come è nato: “Lo Scacchipugilato nasce dall'idea di Iepe Rubingh, un artista olandese, che ha voluto racchiudere in una sola disciplina l’emblema della forza (pugilato) e quello dell’intelligenza (scacchi). Inoltre, per definire questa idea l’artista ha preso ispirazione dalla novella Freddo Equatore di Enki Bilal (scrittore franco-libanese)” Rizzi V.                                 
  • Per praticare questo sport: È necessario allenarsi in entrambe le discipline. Un allenamento tipico infatti riproduce l’alternanza dei due sport che avviene in gara. “È impensabile che un atleta di scacchipugilato si alleni solo in uno dei due sport” Rizzi V.
  • Che tipi di persone si avvicinano a questo sport: “Di solito si avvicinano a questa disciplina gli scacchisti che vogliono incrementare la parte fisica oppure atleti che hanno praticato arti marziali. In generale sono persone che amano l’idea di coltivare sia l’aspetto mentale sia quello fisico e soprattutto di conciliarli in una condizione non facile perché l’alternanza, tra una disciplina e l’altra, t'impone ogni volta di interrompere ciò che stai facendo per focalizzarti su qualcos'altro di completamente diverso!” Rizzi V.
  • A che età iniziare: “Io consiglierei di iniziare lo scacchipugilato a 10 anni perché a quest’età si è sufficientemente sviluppati a livello fisico per poter sostenere l’allenamento di pugilato. L’agonismo invece si inizia a 13 anni. In linea generale si può iniziare anche da adulti, la cosa importante è avere le basi di uno o entrambi gli sport” Rizzi V.
  • La figura dell’allenatore: In questo sport l’allenatore può dare consigli al suo atleta nei momenti di pausa tra una ripresa e l’altra (a senza parlare della posizione degli scacchi). Ad esempio, subito dopo la ripresa di pugilato il coach non parla di strategia o tattica pugilistica perché nella ripresa successiva ci sono gli scacchi. Piuttosto dà supporto pratico (es. fa rifiatare) o aiuta l’atleta a concentrarsi; viceversa, dopo il round di scacchi parla della strategia e tattiche con cui affrontare il match di pugilato. 
  • Perché praticare questo sport? “Perché è uno sport che allena e mette alla prova in modo plateale sia la mente sia il corpo. Infatti gli scacchi sono l’emblema del ragionamento mentre il pugilato rappresenta la forza e il fisico” Rizzi V.

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Volfango Rizzi, Allenatore e Presidente della FISP (Federazione Italiana ScacchiPugilato)

Eventi

{{ event.company.name }}
{{ event.name }}

{{event.addresses[0].address}} {{getEventDistance(event.distance_from_my_position)}} da te

Dal {{dateFormatter(event.date_ranges[0].start_date, 'D MMMM')}} al {{dateFormatter(event.date_ranges[0].end_date, 'D MMMM')}} {{dateFormatter(event.date_ranges[0].start_date, 'HH:ss')}} - {{dateFormatter(event.date_ranges[0].end_date, 'HH:ss')}}