Scherma Paralimpica

C'è sempre uno stacco, che io chiamo il momento della paura. Mia mamma mi ha sempre detto che andava superato quel momento della paura, una volta fatto fondamentalmente la via è tutta in discesa
Rossana Pasquino

C'è sempre uno stacco, che io chiamo il momento della paura. Mia mamma mi ha sempre detto che andava superato quel momento della paura, una volta fatto fondamentalmente la via è tutta in discesa
Rossana Pasquino

Descrizione

La scherma paralimpica (o scherma adattata) viene considerata una disciplina prettamente individuale anche se esistono delle gare a squadre; prevede tre specialità in base all’attrezzo utilizzato (fioretto, spada e sciabola). 
La scherma paralimpica segue lo stesso regolamento della scherma per normodotati, fatta eccezione per alcuni adattamenti: ad esempio, i tiratori si affrontano su una pedana che blocca le carrozzine ad una precisa distanza che viene presa prima di ogni assalto in base alla categoria funzionale a cui i tiratori appartengono.

parola chiave

Creatività

“Applicare delle strategie originali è il bello di questo sport. Oltra a stimolare la fantasia, eviti di essere ripetitivo e prevedibile dall’avversario”
Pontillo A.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Capacità di apprendimento motorio: Si sviluppa sia a livello amatoriale sia a livello agonistico. Nel primo caso perché i movimenti che si apprendono sono completamente diversi da quelli con ci si muove abitualmente; nel secondo caso perché è necessario mettere da parte tutto ciò che si è imparato in precedenza per dare spazio a nuovi schemi motori;
  • Capacità di controllo del movimento: “Per poter cogliere di sorpresa l’avversario e volgere a proprio favore l’azione, l’atleta deve essere in grado di controllare il proprio movimento e quantificarne l’estensione sia in attacco sia in difesa” Pontillo A.  
  • Capacità di reazione: “Con capacità di reazione intendo sia la capacità di saper rispondere in tempo e con precisione all'avversario sia di farlo imponendo il mio ritmo, in funzione della strategia che ho in mente” Pontillo A.
  • Capacità di ritmo: Corrisponde alla velocità e alla fluidità con cui si eseguono i movimenti. Ogni tiratore usa il proprio ritmo e può variarlo a seconda della situazione di gara e in base all'obiettivo del momento;
  • Velocità: In questo caso si intende non solo la rapidità con cui si esegue il gesto tecnico ma anche il cambio di velocità di ritmo a fini strategici. “È bene assumere uno schema motorio sempre diverso durante l’incontro, perché altrimenti si diventa prevedibili per l’avversario. Il cambio o l’aumento di velocità aiutano proprio a evitare di essere mappati, riconosciuti e anticipati…In sostanza devo dare l’impressione all'avversario che in ogni momento sono un’altra persona.” Pontillo A.


altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Capacità immaginativa: “Nella scherma è utile in primo luogo studiare l’avversario tramite video di gare precedenti oppure in sede di gara mentre tira con qualcun altro; in secondo luogo immaginare il modo migliore con cui affrontarlo” Pontillo A. 
  • Creatività: “Essere creativo agevola l’atleta a non essere prevedibile. Infatti è bene conoscere i fondamentali della scherma per poi destrutturarli e creare uno stile personalizzato, nuovo e, appunto, imprevedibile” Pontillo A. 
  • Problem solving: In questo sport l’atleta si trova sempre in una “situazione di pericolo” perché in ogni momento deve trovare il modo di evitare di farsi colpire e allo stesso tempo cercare di mettere in scacco l’avversario; 
  • Fiducia in se stessi: “Con il termine fiducia in se stessi intendo la consapevolezza che l’atleta possiede di essersi allenato al meglio in vista della una gara; quella sensazione di sicurezza che lo fa entrare in pedana più rilassato e cosciente dei suoi punti di forza” Pontillo A. 
  • Gestione dell’ansia: Questo sport ti insegna a gestire l’ansia sia prima della gara sia durante. In quest’ultimo caso se l’atleta è in preda alla agitazione rischia di non essere preciso o lucido nell'esecuzione dei movimenti e di perdere in poco tempo; 
  • Gestione della frustrazione: “In generale si può provare frustrazione quando ci si allena molto ma i risultati tardano ad arrivare, in questo caso bisogna imparare a gestirla e a non mollare; nello specifico, quando in gara si cerca invano di far punto sull'avversario, bisogna affrontare la frustrazione che ne deriva per mantenere il più possibile la lucidità” Pontillo A.


Se faccio Scherma Paralimpica cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Posizione di guardia
  • Distensione del braccio in funzione della distanza del bersaglio
  • Distensione del braccio con l’ausilio del busto per colpire il bersaglio
  • Difesa di misura: retrocessione del busto con finalità difensiva
  • Parata: Difesa con il ferro (fioretto spada e sciabola)


a livello agonistico

  • Attacco con battuta e botta dritta: un azione di attacco battendo il proprio ferro sul ferro dell’avversario per allontanarlo e vibrare il colpo al petto
  • Attacco con battuta e cavazione: un’azione di attacco battendo il proprio ferro sul ferro dell’avversario, eludendo la parata dell’avversario
  • Parata e risposta dritta o in cavazione
  • Invito: scoprire un bersaglio intenzionalmente provocando l’attacco dell’avversario per poi parare e rispondere (risposta dritta o in cavazione)
  • Esecuzione dei gesti tecnici appresi a livello agonistico con variazioni di ritmo 


Curiosità

  • Chi può praticare questo sport? “Tutti coloro che hanno una buona mobilità della parte superiore del corpo ma anche tutti coloro che hanno una mobilità manuale ridotta o che hanno lesioni cervicali incomplete. In termini generici, il requisito minimo per poter tirare di scherma è che sia presente una distensione, anche minima, del braccio che impugna l’arma” Pontillo A.
  • Scherma paralimpica solo da seduti: In questo sport non è prevista la versione in piedi. Infatti, solo coloro che, in seguito ad una visita medico-funzionale, hanno il minimo della disabilità e sono inseriti all'interno della categoria che meglio li rappresenta (A-B-C) posso praticare scherma in carrozzina. “Se deambuli nella vita quotidiana e ti manca un braccio, puoi sicuramente praticare scherma per normodotati perché utilizzi l’altro braccio per tirare” Pontillo A.
  • Le pietre miliari della scherma: 1. Per velocità si intende la rapidità con cui si esegue il gesto; 2. Il tempo corrisponde al momento giusto in cui sferrare il colpo; 3. La misura equivale al calcolo preciso della distanza con cui sferrare il colpo;
  • Perché fare questo sport? “Essendo uno sport prettamente individuale, la scherma paralimpica ti insegna a focalizzare il tuo lavoro su te stesso, a imparare dagli errori e a godere delle vittorie. Inoltre, l’atto di mettersi la maschera agevola l’espressione di abilità e potenzialità che rimangono un po’ in ombra nella vita di tutti i giorni…è come se, mettendo la maschera, si diventasse qualcun altro, si recitasse un ruolo!” Pontillo A.


La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Andrea Pontillo, Maestro di Scherma di IV Livello Europeo CONI

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