Sitting volley

Cosa è per me il sitting volley? Unione, condivisione, competizione. E grande divertimento
Giulia Bellandi

Cosa è per me il sitting volley? Unione, condivisione, competizione. E grande divertimento
Giulia Bellandi

Descrizione

Il sitting volley (o pallavolo da seduti) è uno sport paralimpico che presenta le stesse regole e caratteristiche della pallavolo, fatta eccezione per il campo (è più piccolo) e per la rete (più bassa).     
I giocatori per regolamento devono star seduti nel momento in cui toccano la palla (ad es. durante la ricezione, il servizio o il palleggio) e si possono sollevare da terra solo se non sono coinvolti nel gioco.
Il sitting volley è nato proprio per soddisfare le esigenze delle persone con disabilità che volevano approcciarsi alla pallavolo. 

parola chiave

Inclusione

“Perché porta alla realizzazione di un’inclusione sotto tutti gli aspetti, da quello sportivo a quello scolastico, familiare o sociale”
Beretta M.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: “Come per la pallavolo, anche nel sitting volley viene sviluppata questa capacità perché è necessario saper unire gesti differenti, anche solo per eseguire una battuta. L’unica differenza dal volley è che non ci si può sollevare da terra” Beretta M.
Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: Utile in quanto il sitting volley è uno sport di situazione e richiede una grande capacità di adattamento. “Se ad esempio faccio un attacco, mi preparo alla situazione muro ma mi accorgo che l’azione si articola dal lato opposto, devo scendere di postazione e prepararmi alla difesa” Beretta M.
Capacità di controllo del movimento: È utilissimo per rendere il gesto tecnico preciso ed efficace;
Capacità di equilibrio: “Durante la partita l’atleta deve sapersi muovere da seduto (es. per ricevere la palla), senza perdere l’equilibrio. Altrimenti rischia di non essere efficace nelle sue azioni. La capacità di equilibrio è un aspetto basilare in questo sport e dipende molto dalle condizioni di lesione fisica dell’atleta” Beretta M.
Capacità di reazione: Nel sitting volley il gioco finisce quando la palla tocca terra. Visto che essere seduti comporta uno spostamento più difficoltoso e che la palla è molto vicina al terreno, è molto importante saper reagire velocemente alle situazioni per evitare di farla cadere.

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

Concentrazione: “Visto che il gioco prevede che si alternino momenti di azione intensa a momenti di pausa (entrambi di pochi secondi), l’atleta è stimolato a gestire la propria concentrazione e a mantenerla alta soprattutto nei momenti di gioco. Si possono incontrare delle difficoltà quando ci si distrae durante la pausa e poi non si recupera più la concentrazione. In sostanza, ogni volta che c’è il fischio di inizio bisogna essere pronti!” Beretta M.
Precisione: Per essere efficaci in partita è fondamentale eseguire gesti tecnici precisi; 
Presa di decisione: “Essendo uno sport di situazione, la possibilità di scegliere come agire è enorme. Per questa ragione chi pratica questo sport si allena a leggere la situazione e decidere la soluzione migliore, in base alle risorse personali (o di squadra) e all'avversario” Beretta M.
Assunzione di responsabilità: Quando si compie un’azione, bisogna avere il coraggio di assumersene la responsabilità e di mettere in discussione sia se stessi che il risultato di squadra. “Comunque vada il risultato, meglio assumersi la responsabilità di aver agito, piuttosto che evitare di farlo per paura” Beretta M.
Collaborazione: “Il sitting volley è uno sport di squadra. Per questa ragione è fondamentale saper collaborare con gli altri e raggiungere un obiettivo comune” Beretta M.
Comunicazione: Abilità strettamente correlata a quella sopra. “L’atleta deve saper comunicare bene con i proprio compagni di squadra per poter collaborare con loro in modo efficace. Quando si interagisce bene con i propri compagni, si arriva a capirsi anche solo con piccoli cenni del capo!” Beretta M.

Se faccio Sitting volley cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Spostarsi da seduto
  • Gesti tecnici fondamentali degli arti superiori: es. palleggio 
  • Colpo sulla palla: come imprimere forza in modo sulla palla e direzione 

a livello agonistico

  • Perfezionamento dei gesti tecnici e della forma fisica
  • Gestione del match

Curiosità

  • È uno sport inclusivo: “Nonostante il sitting volley sia nato come sport paralimpico, può essere praticato anche da persone normodotate. Infatti, spesso capita che nei tornei amatoriali o nazionali giochino nella stessa squadra persone con e senza disabilità. Per farlo seguono un preciso regolamento (es. è obbligatorio avere in campo due atleti con disabilità). Invece, a livello internazionale e olimpico lo sport è dedicato solamente ad atleti con disabilità certificate” Beretta M.                     
  • Chi può praticare questo sport: Il sitting volley può essere praticato da tutti coloro che hanno una disabilità fisica (es. amputati agli arti inferiori o a un arto superiore);                        
  • È uno sport statico: “Assolutamente falso! Infatti, nonostante si giochi da seduti, è fondamentale muoversi per poter giocare in modo efficace e vincere!” Beretta M.                     
  • Perché praticare questo sport: “Perché è molto semplice da realizzare: non servono attrezzature costose (es. carrozzina) e né ausili particolari. Se si vuole giocare basta sedersi, avere un nastro che faccia da rete e identificare dei punti di riferimento che delimitino il campo” Beretta M.
  • Il bello di questo sport: “L’essere umano non è abituato a interfacciarsi con il mondo da terra. Quando ci si approccia al sitting volley può essere frustrante dover gestire il proprio corpo in una condizione del genere. Ma, una volta che si supera questo scoglio, direi fastidioso, si scopre uno sport bellissimo, uno sport in miniatura che dà tante soddisfazioni! Inoltre, il bello di questo sport è che si rivolge davvero a tutti, basta sedersi! Infine, fa bene. Al corpo, alla mente, allo spirito” Beretta M. 

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Massimo Beretta, Allenatore Federale di Sitting Volley e Team Menager della Nazionale Italiana maschile di Sitting Volley

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