Subacquea

Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia.
Jacques Cousteau

Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia.
Jacques Cousteau

Descrizione

È un attività sportiva che si svolge in gruppo e che ti permette di scoprire un nuovo mondo, quello marino. 
 Proprio perché non si pratica nel nostro ambiente “naturale” è fondamentale essere responsabili nei confronti di se stessi e degli altri.

parola chiave

Affascinante

“Una volta che provi ad andare sott’acqua ne rimani affascinato.”
Carello M.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Resistenza in situazione di emergenza: “Non abbiamo bisogno di sviluppare grandissima forza perché in acqua siamo in assenza di peso; però abbiamo bisogno di resistenza fisica quando, per esempio, c’è un compagno in difficoltà e lo dobbiamo aiutare a raggiungere la barca.” Carello M.
  • Capacità di controllo del movimento: È importante saper controllare il proprio corpo e conoscere gli effetti che può avere in acqua. “Ci troviamo in un fluido molto denso: quando compiamo un movimento c’è sempre una reazione, anche se rallentata. In altre parole, tutti i gesti inutili che facciamo e che non hanno un effetto nell'aria (es. gesticolare) sono deleteri in acqua (es. ti sposti).” Carello M.
  • Capacità di apprendimento motorio: In immersione la posizione corretta del corpo non è eretta ma orizzontale. L’apprendimento di questa postura è fondamentale per la riuscita dell’immersione;
  • Capacità di orientamento spazio-temporale: “Siamo abituati a muoverci in un mondo tridimensionale ma ne utilizziamo solo la superficie, quindi, di fatto, viviamo in modo bidimensionale: è difficile che guardiamo il cielo o per terra. In immersione invece, essendo sospesi nell'acqua, i riferimenti spaziali si moltiplicano. Dunque è fondamentale essere consapevoli sia di come e dove è posizionato il nostro corpo sia del tempo che passa.” Carello M. 
  • Capacità di reazione: Essendo in un ambiente che non è il nostro, è importantissimo saper reagire repentinamente nella maniera corretta di fronte a un inconveniente, sia quando riguarda se stessi sia quando riguarda il proprio compagno o il gruppo.



altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Concentrazione su di sé e sugli altri: “Anche se ci si immerge per divertirsi, bisogna essere sempre sul pezzo. Noi parliamo di consapevolezza situazionale ovvero sapere cosa accade a me e intorno a me (gruppo e ambiente);
  • Memoria spaziale: Visto che i punti di riferimento non sono come sulla terra ferma, questa capacità serve a orientarsi nello spazio e a sapere sempre dove ci si trova;
  • Pianificazione: Per la sicurezza personale e altrui, è necessario avere le giuste informazioni (es. quanto dura l’aria, la profondità massima che si può raggiungere), sapere cosa fare in ogni situazione (es. se ci si perde) e avere dei ruoli definiti (chi fa cosa). Tutto ciò è da pianificare prima di immergersi;
  • Empatia: “Visto che la capacità di comunicare sott’acqua è ridotta, è importante affinare l’empatia, soprattutto per gli istruttori. Questi ultimi devono accorgersi già fuori dall’acqua se una persona sta uscendo dal suo comportamento normale e aiutarla a risolvere, perché se l’eventuale agitazione se la porta in acqua può mettere in pericolo se stesso e gli altri.” Carello M.
  • Rispetto delle regole: “Con regole intendo le procedure per la discesa in acqua, durante l’immersione e per la risalita sulla terra ferma. Rispettarle è fondamentale per la sicurezza personale e altrui.” Carello M.
  • Assunzione di responsabilità: Quando si scende giù, bisogna essere responsabili di se stessi, del compagno con cui si è in coppia e degli altri. “Se io penso al mio compagno come a colui che mi risolve l’emergenza, mi trovo nella prospettiva sbagliata: sono io che devo essere in grado di risolvere la sua emergenza. Diversamente, se entrambi pensiamo che sia l’altro a risolvere, nessuno dei due sta pensando al compagno!” Carello M.



Se faccio Subacquea cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Muoversi nell'acqua in posizione orizzontale                
  • Conoscere e utilizzare in modo corretto dell’attrezzatura a disposizione                    
  • Sapere cosa fare nelle diverse circostanze (es. al compagno manca ossigeno) 


a livello agonistico

  • Non è uno sport che prevede l’aspetto agonistico



Curiosità

  • È uno sport trasversale: Il gruppo che si immerge è eterogeneo per età e professione. “Nello stesso gruppo si può trovare il ragazzo di 15 anni come l’adulto di 65. Il rapporto che si crea è confidenziale ed esula dall’estrazione culturale o dall’età: siamo tutti subacquei a basta!” Carello M.
  • È uno sport che si fa in coppia: Quando ci si immerge in gruppo, bisogna avere un compagno di riferimento con cui si “fa coppia”. “In caso di esigenza (es. esaurimento aria, impigliamento dentro una lenza) a quel punto ciò che conta è il tuo compagno, che è il tuo riferimento e deve stare sempre a distanza di un braccio.” Carello M.
  • Non è uno sport estremo: “Perché non c’è bisogno di esprimere una fisicità esasperata né di avere conoscenze tecniche esagerate (le attrezzature e le regole sono molto semplici).” Carello M.
  • Nella subacquea non c’è democrazia: “Quando la guida ti dice che devi fare una cosa, devi essere sufficientemente umile da affidarti a questa perché sai che ha più esperienza di te e ha un valido motivo di prendere proprio quella decisione. E non si discute, per lo meno sott’acqua. Al massimo ci si confronta in un secondo momento sulla terra ferma.” Carello M.
  • È uno sport rilassante: “Perché sei sospeso nell’acqua, le sensazioni sono diverse, i suoni sono ovattati e scopri meraviglie marine in sicurezza.” Carello M. 
  • È uno sport sociale: La subacquea non consiste solo nell’immersione (che dura un’ora circa). “È tutto il contesto che incrementa la bellezza della subacquea: il piacere di organizzare la giornata, fare la gita insieme e magari andare a mangiare qualcosa dopo l’immersione!” Carello M.



La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Massimo Carello, Istruttore Federale di Terzo Livello di Subacquea

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