Tennis in carrozzina

La palla da tennis non sa quanti anni ho, non sa se sono un maschio o una femmina, se sono in piedi o in carrozzina, di che colore ho la pelle...la palla da tennis rompe le barriere.
Pietro Mazzei

La palla da tennis non sa quanti anni ho, non sa se sono un maschio o una femmina, se sono in piedi o in carrozzina, di che colore ho la pelle...la palla da tennis rompe le barriere.
Pietro Mazzei

Descrizione

Il tennis in carrozzina è la variante del tennis, dedicato alle persone con disabilità motoria.           
L’unica grossa differenza rispetto al tennis giocato dai normodotati è la possibilità di colpire la palla al secondo rimbalzo. Questa regola non è obbligatoria: se l’atleta riesce ad arrivare al primo rimbalzo può colpire comunque la palla.        
Per il resto non ci sono differenze, infatti, si usano le stesse superfici di campo, utilizzati dai normodotati nei tornei, le stesse racchette e palline. 

parola chiave

Stimolante

“Stimola il movimento, stimola il cervello, stimola il rispetto degli altri, la voglia di fare, la voglia di migliorare e tanto altro!”
Mazzei P.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Velocità: Si intende la velocità di spostamento della carrozzina in funzione della palla e del gioco che si sta svolgendo; 
  • Capacità di controllo del movimento: “Devi coordinare la spinta della carrozzina con i gesti di preparazione e impatto sulla palla, specifici del tennis, in funzione della direzione della palla. Per fare questo è necessario un grande controllo” Mazzei P.
  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: Si intende la spinta e i movimenti del braccio necessari per colpire la palla;
  • Capacità di orientamento spazio-temporale: “É fondamentale perché durante la partita devo sapere dove sono all'interno del campo, dove si trova il mio avversario e in che direzione sta andando la pallina” Mazzei P.
  • Capacità di reazione: “La pallina viaggia molto velocemente e per questo devi reagire velocemente!”Mazzei P.
  • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: Bisogna essere abbastanza bravi da adattare il movimento che si è pensato di fare con ciò che accade nella realtà e colpire la pallina nel modo più corretto ed efficace possibile. “Di fatto questo sport richiede molta strategia. A maggior ragione se si è in carrozzina perché non riesco a imprimere la stessa forza sulla pallina di un normodotato.”Mazzei P. 



altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Concentrazione: “Perché devi rimanere concentrato per tutta la partita e devi sempre pensare al punto dopo. Devi focalizzarti sulla pallina che arriva non su quella che magari hai sbagliato poco prima.”Mazzei P.
  • Problem solving: Bisogna adattarsi ad ogni situazione e cercare di risolvere il problema che si presenta. “Per esempio, se un avversario mi lancia la palla lontano, io cerco di recuperarla e mettere a mia volta lui in difficoltà.”Mazzei P.
  • Percezione visiva: “È fondamentale perché tenendo d'occhio l'avversario capisco dov'è, come colpirà la palla e come arriverà la stessa, quindi trasformando tutto questo nel movimento della mia carrozzina in maniera da ribattere nel modo migliore.”Mazzei P.
  • Fiducia in se stessi: “Può capitare che le persone con disabilità abbiano poca autostima, fare sport le aiuta a recuperarla e a incrementarla perché ti porta a confrontarti con gli altri, a viaggiare e ad autogestirti.”Mazzei P.
  • Gestione della frustrazione: Questo sport ti stimola a gestire i momenti di difficoltà e frustrazione (es. sto perdendo una partita, non riesco a muovere bene la carrozzina) e a riprendere in mano il gioco, cercando di mettere in difficoltà l’avversario;
  •  Disciplina: Ci sono delle regole che bisogna rispettare così come bisogna rispettare l’avversario (es. non ridergli in faccia), gli orari, l’attrezzatura (es. carrozzina sportiva) e l’impegno preso.


Se faccio Tennis in carrozzina cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Passaggio da carrozzina da passeggio a carrozzina sportiva
  • Utilizzo della carrozzina sportiva
  • Utilizzo della carrozzina sportiva con racchetta in mano
  • Didattica dei colpi: es. come si esegue un dritto o un rovescio
  • Dinamiche dello scambio: movimenti della carrozzina durante il palleggio 


a livello agonistico

  • Gestione della direzione della palla: saper ribattere nei diversi modi con cui arriva la palla (es. dritto, lungo linea, palla corta ecc.)
  • Gestione del campo con la carrozzina: sapere dove sei e adattarti alle diverse situazioni
  • Gioco di rimbalzo o gioco di volo
  • Servizio: rendere efficace la messa in gioco della palla
  • Gestione mentale della partita


Curiosità

  • Chi può praticare questo sport: Chiunque. Sia che abbia una disabilità agli arti inferiori sia che abbia una disabilità che coinvolge anche gli arti superiori.Per i primi è previsto un circuito che si chiama “Open”, per i secondi “Quad”; 
  • Inclusione: “Proprio perché si utilizzano gli stessi campi, le stesse superfici di gioco (per esempio i quattro Slam: erba di Wimbledon, terra in Francia, cemento di Australia e USA), le stesse racchette e palline ed è assolutamente possibile che un normodotato e una persona in carrozzina giochino a tennis e che partecipino (insieme o contro) a tornei amatoriali.” Mazzei P.                        
  • Lo si può giocare ovunque e con chiunque: “Se io ho la mia carrozzina (o c’è qualcuno che me la presta) posso chiamare un amico (anche normodotato) e prenotare un campo (d’erba, di terra, di cemento) ovunque io mi trovi.”Mazzei P. 
  • È un’attività riabilitativa: “Il tennis in carrozzina, oltre ad essere uno sport (ci vuole allenamento ecc.) è un’attività fortemente riabilitativa sia da un punto di vista fisico (es. aiuta a migliorare la postura in carrozzina) sia da un punto di vista mentale e relazionale perché ti stimola a confrontarti con gli altri e andare oltre quelli che pensi siano i tuoi limiti. In questo modo non ti vergogni più di te stesso, e puoi fare una vita più normale e addirittura da atleta professionista, indipendentemente dal fatto che utilizzi una carrozzina nella vita di tutti i giorni.” Mazzei P. 


La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Pietro Mazzei, Istruttore Tennis PTR (Professional Tennis Registry)

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