Tennis Tavolo Paralimpico

Ping pong per tutti, tennis tavolo per pochi!
Patrizia Saccà

Ping pong per tutti, tennis tavolo per pochi!
Patrizia Saccà

Descrizione

Il tennis tavolo è uno sport che può essere giocato individualmente, in coppia o a squadre (3/4 persone). In quest’ultimo caso ci si sfida in tre occasioni (due singoli e un doppio) dove vengono schierate le/gli atleti che decide l’allenatore.
Il tennis tavolo dedicato a persone con disabilità non presenta grandi differenze rispetto a quello giocato da persone normodotate. Si usa lo stesso tavolo, racchette e palline e, inoltre, fino a un certo livello alcune compagne della Nazionale paralimpica sono arrivate in serie B2 e gli uomini serie C.              
 L’unica differenza è il servizio: se esce ai lati del tavolo si ripete come fosse un net. Il servizio può essere fatto cortissimo, lungo o a metà campo in qualsiasi parte del tavolo, ma la pallina deve uscire diritta non in diagonale. 

parola chiave

Umiltà

“È fondamentale perché ti permette sia di non cadere nell’arroganza che può nascere a causa delle caratteristiche insite allo sport, essendo così individuale sia di non sottovalutare mai le caratteristiche e i punti forti dell’avversario.”
Saccà P.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Velocità: La pallina durante una partita ha la capacità di andare da un minimo di 10km/h a un massimo di 200km/h. La sua velocità varia a seconda della situazione. “La velocità con l’effetto (legata sia al movimento della pallina che al movimento che esegui nel colpirla e riceverla) è la base del tennis tavolo.” Saccà P.
  • Resistenza: “Quando sai che nel pomeriggio hai una partita importante e magari hai gareggiato anche al mattino, devi avere la resistenza fisica e la lucidità mentale per poter fare del tuo meglio.” Saccà P.
  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: “Per poter eseguire un dritto o un rovescio devi essere in grado di eseguire tutta una serie di movimenti che ti portano a rispondere o attaccare nel modo più efficace possibile.” Saccà P.
  • Capacità di reazione: “Vista la velocità del gioco, più sei in grado di reagire e agire velocemente, più riuscirai ad anticipare l’avversario e a metterlo in difficoltà. In questo modo potrai acquisire un punto a tuo favore.” Saccà P.
  • Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: Bisogna essere in grado di leggere velocemente la situazione e adattare il proprio gioco in base a questa. “Si fa di tutto per ottenere un vantaggio. Per esempio è importante saper individuare le gomme della racchetta usate dall’avversario: a seconda del tipo di gomma può cambiare l’effetto della pallina.” Saccà P.

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Concentrazione: “Il tennis tavolo è uno sport che ti impone di agire nel qui e ora. Il gioco è talmente veloce che non hai tempo di pensare ad altro. Devi essere totalmente concentrato in ciò che fai e che fa l’altro.  La pallina in velocità non da tempo per pensare.” Saccà P.
  • Precisione: Questa abilità è necessaria per mettere la palla esattamente dove vuoi tu. “Ad alti livelli, in questo sport si gioca sempre o corto (vicino alla rete) o lungo (il più possibile vicino linea bianca), si cerca di evitare di giocare a metà campo perché è più semplice. Infatti, si fanno degli allenamenti specifici e ripetitivi che ti permettono poi in partita di essere molto preciso.” Saccà P.
  • Presa di decisione: “Nel tennis tavolo è fondamentale sia analizzare la situazione sia decidere cosa fare. In modo assolutamente rapido. Soprattutto nei momenti più importanti e di tensione. Se per esempio stai per iniziare il quinto set alla bella per la medaglia d’oro, e servi tu…devi sapere che servizio fare per essere pronto e determinato poi a rispondere e fare il tuo gioco.” Saccà P.
  • Fiducia in se stessi: Visto che il tennis tavolo è prettamente uno sport individualistico l’atleta deve avere fiducia di ciò che fa; credere fortemente nelle proprie scelte di gioco e nelle proprie risorse;
  • Gestione dell’ansia: “È uno sport molto ansiogeno per la velocità e per l’imprevedibilità. Fino all'ultimo non sai come andrà a finire e non puoi abbassare la guardia. Né permetterti di farti prendere dall'ansia...se no, hai perso.” Saccà P.
  • Assunzione di responsabilità: “Quando rappresenti la tua Nazione, devi dare il massimo sempre…questo è l’agonismo. Soprattutto devi fidarti di chi sta in panchina sempre. Il coach è fondamentale nel Tennis tavolo.” Saccà P.

Se faccio Tennis Tavolo Paralimpico cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Valutazione della disabilità: in base alla disabilità definisci come adattare la disabilità al gioco (ad esempio se il giocatore è tetraplegico devi legare la racchetta alla mano)
  • Impugnatura della racchetta
  • Il rovescio di scambio: Per “Scambio” si intende il gesto di far rimbalzare la pallina una volta nel proprio campo e una in quello avversario. In questo caso si insegna la didattica del rovescio
  • Il dritto di scambio: Per “Scambio” si intende il gesto di far rimbalzare la pallina una volta nel proprio campo e una in quello avversario. In questo caso si insegna la didattica del dritto
  • Primi rudimenti del servizio: Per “servizio” s’intende la battuta iniziale di gioco

a livello agonistico

  • Perfezionamento dei gesti amatoriali
  • Tecnicismi sport specifici: es. variazione degli effetti, variazione dei vari colpi combinati insieme
  • Schemi tecnici specifici al tavolo: es. scambio, taglio, bloc, flip, pallo-netto, top spin
  • Gestione della sedia: Ogni atleta può giocare gestendo la sedia in modo differente: frenata oppure libera o con un freno o solo con routine bloccate
  • Lavoro fuori dal campo: per allungare e distendere la muscolatura si può fare nuoto, esercizi con elastici, stretching 

Curiosità

  • Non confonderlo con il ping pong: “Il ping pong è per tutti perché è un gioco. Quando si parla di sport, quindi di tennis tavolo, diventa per pochi. Infatti, oserei dire che è uno degli sport più difficili che esistono perché è altamente tecnico, mira alla perfezione e richiede una grandi capacità di anticipazione.” Saccà P.
  • L’allenatore è importante: Ad alti livelli, il ruolo dell’allenatore durante la partita risulta fondamentale nel definire e comunicare all’atleta le strategie di gioco. Infatti, tra un set e l’altro ci sono 2 minuti di fermo in cui ci si può allineare con il proprio coach. “L’allenatore ha il compito di leggere la partita in modo lucido e di darti brevi indicazioni su come gestire al meglio l’avversario.” Saccà P.
  • È il più giocato: Per le sue caratteristiche tecniche e di gioco, risulta essere uno degli sport più praticati da persone con disabilità. In quasi tutte le Unità Spinali del Mondo è praticato come sport-terapia. 
  • È uno sport integrativo: “In questo sport le persone con disabilità possono giocare contro persone normodotate fino alla serie B2 femminile e C maschile. In questo modo si abbattono le barriere che giornalmente ci vengono poste. Davanti al tavolo da ping pong c’è prima di tutto un atleta, non una persona con disabilità. La Fitet è stata la prima Federazione ad inserire persone con disabilità, di questo sono orgogliosa.” Saccà P. 

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Patrizia Saccà, Atleta paralimpica di Tennis Tavolo e allenatore FITET (Federazione Italiana Tennis Tavolo)

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