Vela Paralimpica

La vita di bordo è mutevole, movimentata, non chiude la mente ma l’allarga, sollecitata dal bisogno […] di prevedere il variare del vento e del mare. Per il cervello è una ginnastica delle più efficienti.
Agostino Straulino

La vita di bordo è mutevole, movimentata, non chiude la mente ma l’allarga, sollecitata dal bisogno […] di prevedere il variare del vento e del mare. Per il cervello è una ginnastica delle più efficienti.
Agostino Straulino

Descrizione

La vela paralimpica è uno sport che si può praticare a livello individuale, in coppia o in squadra (tre persone). La vela individuale e di squadra sono rivolte alla maggioranza delle persone con disabilità, mentre quella in coppia si addice agli atleti con disabilità più gravi.            
La vela per persone con disabilità si è diffusa negli anni Ottanta ed è entrata nelle Paralimpiadi di Atlanta nel 1996. 
Numerosi velisti diversamente abili competono come timonieri o in equipaggio sia in regate paralimpiche, sia in regate tra i normodotati.

parola chiave

Emozionante

“Nello sport della vela ci sono sempre colpi di scena, non ci si annoia mai”
Gualandris M.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: “Spesso è importante eseguire contemporaneamente due movimenti. Ad esempio, cazzare la scotta della randa e muovere il timone” Gualandris M.          
  •  Capacità di reazione: “Visto che ci si muove sull’acqua non è possibile usare il freno come in automobile ma bisogna tenere conto dei tempi di reazione e della rotta dell’imbarcazione” Gualandris M.    
  •  Capacità di orientamento spazio-temporale: “L’attività agonistica prevede di gareggiare insieme ad altre imbarcazioni (regatare in flotta) pertanto bisogna fare attenzione non solo a dove si sta andando ma anche alla rotta delle altre barche che sono in regata” Gualandris M.   
  • Resistenza: “È uno sport che si pratica al mare o sui laghi e può capitare di rimanere in acqua per alcune ore in condizioni avverse. Per questo è importante sviluppare la resistenza” Gualandris M.       
  •  Utilizzo e valorizzazione della mobilità residua: “Anche gli atleti che hanno un basso livello di mobilità possono confrontarsi e vincere le regate grazie a opportuni adattamenti che si possono fare all’imbarcazione” Gualandris M.      


altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Concentrazione: “La navigazione e le regate (gare di velocità) comportano un’assunzione di responsabilità importante, richiedono perciò un adeguato grado di concentrazione sin da quando ci si prepara ad andare in acqua” Gualandris M.   
  • Pianificazione: “È importante pianificare quanto prima ciò che si andrà a fare con la propria imbarcazione. In tal modo si prepara tutto ciò che serve al momento giusto e senza fretta” Gualandris M. 
  • Presa di decisione: “È una capacità importante quando si gareggia individualmente o si ricopre il ruolo di timoniere (in coppia o in gruppo) perché bisogna analizzare la situazione, prendere decisioni e attuarle con un certo tempismo” Gualandris M.          
  • Assunzione di responsabilità: “Utilizzare un’imbarcazione, piccola o grande che sia, non è uno scherzo. Bisogna essere preparati e consapevoli di quello che si sta facendo e dei rischi che può comportare. La navigazione prevede di muoversi tra elementi fluidi (acqua e vento) che possono modificarsi rapidamente in funzione delle condizioni meteo-marine, a cui bisogna assolutamente tener conto” Gualandris M.
  • Determinazione: “Una volta in acqua non si può ciondolare come sulla panchina di un parco, è importante fare delle scelte e prendere delle decisioni. Bisogna essere determinati perché altrimenti la barca non farà mai niente da sola” Gualandris M.
  • Rispetto: “Pochi sport come la vela insegnano cos'è il rispetto verso gli altri. La navigazione e le regate mettono in risalto la propria condotta. Un buon marinaio oltre a essere coraggioso e competente deve dimostrare di rispettare regole e avversari” Gualandris M.

Se faccio Vela Paralimpica cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Apprendimento dei primi rudimenti della navigazione a vela e della sicurezza in barca
  • Salire a bordo senza carrozzina: sulla barca ci sono le precauzioni necessarie e rimanere fermi
  • Riconoscere tutti gli elementi presenti a bordo e ad utilizzarli 
  • Cazzare la randa! Non è un’imprecazione ma un’azione da compiere molte volte. Servono un paio di guanti per evitare le vesciche alle mani
  • Timonare e seguire la rotta verso nuovi orizzonti

a livello agonistico

  • Rispettare le precedenze in acqua: esattamente come capita quando si è in macchina
  • Regolare le vele per raggiungere la massima velocità
  • Come partire in regata: riconoscere la linea di partenza e l’avvicinamento prima del segnale di via
  • Perfezionamento delle manovre da fare in barca 
  • Perfezionamento dei movimenti e miglioramento della coordinazione

Curiosità

  • Perché praticare questo sport? “Lo sport della vela sa di avventura, può essere vissuto in molti modi, ognuno sceglie quello che preferisce. Ti permette di stare in contatto con gli elementi della natura come nessun altro” Gualandris M.
  • Chi può praticare questo sport: Tutte le persone con una disabilità fisica o visiva.


La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Marco Gualandris, Istruttore di FIV (Federazione Italiana Vela) derive

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